Descrizione
Aspetto: Mogano, ambrato scuro. Intenso e limpido | Aroma e palato: Pane ai cereali, legno di liquirizia, lievito, farina di castagna | Gusto: Dolce, salato |
Provenienza: Mt Zhougong, Wild Rock Garden, Ya’an, Sichuan | Raccolto: Primavera 2022 |
Parametri di infusione: Occidentale | ||
99°C | 2 min 30 sec | 3 gr / 200 ml |
Parametri di infusione: Gong Fu Cha | ||
99°C | Risciacquo, 10 sec + 10 sec | 5 gr / 150 ml |
Scopriamolo insieme
Chiudi gli occhi: ora facciamo un viaggio indietro nel tempo. Siamo in Sichuan, moltissimo tempo fa. Da questa provincia nell’ovest della Cina, carovane cariche di tè pressato si mettevano in marcia, percorrendo le strade che si snodavano fino al confine con il Tibet e scambiando le preziose foglie con forti cavalli da battaglia.
E proprio da un giardino di alberi antichi sul monte Zhougong, sono state raccolte le foglie che compongono questo tè fermentato in stile tibetano. Se noti, la pressatura piuttosto morbida lascia intravedere elementi molto diversificati che lo compongono: gemme e foglie, ma anche rametti e persino del muschio rosso.
Quest’ultimo è tipico dei tè fermentati tibetani e viene unito agli altri elementi sia perchè è altamente nutritivo, sia perchè la sua presenza assieme agli steli crea dello spazio tra le foglie di tè, permettendo una maggiore ossigenazione, una maturazione lenta e lo sviluppo di aromi e sapori stabili e intensi.
Le foglie scaldate in gaiwan sprigionano note quasi di abetaia, con interessanti sfumature di caffè e di legno di liquirizia. Ma a stupire ancora di più è sicuramente la ruota aromatica delle foglie bagnate: sentori di impasto di pane ai cereali e di lievito si mescolano a note legnose, mentre la liquirizia ora si fa più intensa, con ricordi di infanzia e rotelle gommose. C’è un accenno lievissimo di canfora sul finale, che scompare quasi subito.
Al palato, si avverte già dalle prime infusioni il corpo denso, avvolgente e incredibilmente rotondo di questo tè. La dolcezza è il primo gusto che si avverte: farina di castagna, e farina di ceci, accenni di grano saraceno e legno dolce, in un mix davvero confortevole che invita a berne ancora.
Le infusioni successive non deludono: l’apertura dolce, che rivela ancora una volta note amidacee, di legumi e di vimini, si arricchisce man mano di una sapidità molto particolare, che richiama curiosamente il brodo di carne. In chiusura, si percepisce un vago sentore tra il cacao amaro e il caffè che chiude il cerchio, come a richiamare il primo aroma percepito nelle foglie secche riscaldate.
Il Tibetan Wild in bocca ha una persistenza notevole, legnosa e sapida, con note di liquirizia che restano a lungo sul palato.
Un tè che rilassa mente e corpo, per i momenti in cui ci si vuole abbandonare al riposo. Magari seduti a terra nel bosco, a occhi chiusi, con la schiena e il capo dolcemente poggiati al tronco di un albero antico.
Se vuoi saperne di più, non perderti il nostro approfondimento dedicato ai tè fermentati heicha.
Fa per te se…
- Conosci già i tè fermentati ma vuoi provare qualcosa di insolito
- Ami i sentori del sottobosco e del legno
- Cerchi un tè avvolgente e rotondo al palato
Altre informazioni
- Tipo di raccolta: Manuale, 1 gemma + 2 foglie (giovani) + rametti + muschio rosso
- Dry storage (maturazione a secco)
Sara Bertoncini