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Tè Gialli

Il tè giallo è un tè piuttosto raro, poiché il processo di lavorazione è lungo e più complesso di quello che si utilizza per gli altri tipi di tè. Alla vista può apparire molto simile a un tè verde, ma assaggiandolo lo si riconosce quasi subito per la sua estrema dolcezza e la morbidezza al palato: il tè giallo, infatti, ha note di miele e sentori marcatamente zuccherini.

Come si ottiene tutto ciò?

I primi passaggi della lavorazione sono molto simili a quelli del tè verde (raccolta, appassimento, blocco dell’ossidazione), con uno step extra prima dell’arrotolamento e dell’essiccazione. Il tè giallo subisce infatti un passaggio detto menhuang, ossia “ingiallimento”: una volta che le foglie sono state scaldate, vengono adagiate a mucchietti su un foglio di carta, avvolte come fossero un fagottino e lasciate tornare a temperatura ambiente. Questo processo si ripete 2 o 3 volte e provoca un’ossidazione non enzimatica, detta “reazione di Maillard”: una sorta di caramellizzazione dei carboidrati delle foglie dovuta al calore che ne fa ingiallire la superficie e le rende dolci e zuccherine (avete presente quando mettete della frutta in forno?). Da qui la spiccata dolcezza di questi preziosi tè, che li rende un must per chi ama i sapori dolci e delicati.

Tè Gialli

Il tè giallo è un tè piuttosto raro, poiché il processo di lavorazione è lungo e più complesso di quello che si utilizza per gli altri tipi di tè. Alla vista può apparire molto simile a un tè verde, ma assaggiandolo lo si riconosce quasi subito per la sua estrema dolcezza e la morbidezza al palato: il tè giallo, infatti, ha note di miele e sentori marcatamente zuccherini.

Come si ottiene tutto ciò?

I primi passaggi della lavorazione sono molto simili a quelli del tè verde (raccolta, appassimento, blocco dell’ossidazione), con uno step extra prima dell’arrotolamento e dell’essiccazione. Il tè giallo subisce infatti un passaggio detto menhuang, ossia “ingiallimento”: una volta che le foglie sono state scaldate, vengono adagiate a mucchietti su un foglio di carta, avvolte come fossero un fagottino e lasciate tornare a temperatura ambiente. Questo processo si ripete 2 o 3 volte e provoca un’ossidazione non enzimatica, detta “reazione di Maillard”: una sorta di caramellizzazione dei carboidrati delle foglie dovuta al calore che ne fa ingiallire la superficie e le rende dolci e zuccherine (avete presente quando mettete della frutta in forno?). Da qui la spiccata dolcezza di questi preziosi tè, che li rende un must per chi ama i sapori dolci e delicati.

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Provenienza
Vietnam

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