Descrizione
Aspetto: Oro, brillante | Aroma e palato: Fiori secchi, croissant, agrumi, spezie dolci | Gusto: Dolce, acidulo, leggermente sapido |
Altitudine: 20 m s.l.m | Provenienza: Koga City, Prefettura di Ibaraki, Giappone | Raccolto: Fine aprile 2024 |
Parametri di infusione: Occidentale | ||
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Scopriamolo insieme
Il Giappone è terra di straordinari tè verdi. Lo sa bene la famiglia Yoshida, che da quasi 200 anni, ben 7 generazioni, li produce nella sua azienda a conduzione familiare. Ma da poco più di una decina di anni, il maestro Masahiro Yoshida, grazie al suo lavoro e alle sue ricerche, è stato in grado di rendere vera l’affermazione: Giappone, (anche) terra di straordinari tè neri.
La base di questo capolavoro è la Izumi: una cultivar molto aromatica, usata soprattutto negli anni Sessanta per i tè destinati all’esportazione. Con il boom economico e l’aumento dei consumi interni, però, la Izumi è stata progressivamente accantonata, sostituita da varietà più adatte alla produzione di tè verde per il mercato locale. Negli anni Novanta, durante le sue ricerche, il maestro Yoshida ne riscopre le potenzialità: in particolare, rimane colpito dalla sua straordinaria aromaticità quando viene sottoposta a ossidazione come tè nero.
Inoltre, il clima dell’area di Sashima, con le sue ampie escursioni termiche tra estate e inverno, contribuisce enormemente allo sviluppo aromatico dei germogli di queste piante.
Le prime sperimentazioni sono iniziate negli anni Duemila. Grazie all’utilizzo di tecniche innovative apprese dalle produzioni di tè ossidati in India, Cina e Taiwan, dopo i primi risultati soddisfacenti arrivati nel 2012, dal 2018 le produzioni di Wakocha della Yoshida Chaen hanno ricevuto i più alti riconoscimenti nei concorsi nazionali e internazionali. E il livello continua a crescere.
Per la produzione di questo tè, il processo di rullatura è molto rapido (circa 10 minuti) e delicato, per mantenere le foglie intatte e rendere più controllabile l’ossidazione.
Il risultato è davvero sorprendente. Una complessità e un’eleganza incredibili, sia al naso che in bocca.
I bellissimi germogli scaldati emanano subito un inebriante profumo burroso di croissant, seguito da fiori secchi e legno dolce. Le foglie infuse invece, una volta raffreddate un pochino, emanano un’intensa fragranza di pesca matura.
Il liquore invece ci regala suggestioni più ampie, spaziando da quelle floreali (rosa, geranio) a quelle fruttate (arancia dolce), fino a note di miele di zagara e sentori speziati come lemongrass, cannella e un piacevole finale pungente e agrumato di zenzero fresco.
In bocca il gusto è decisamente dolce, con una punta sapida e bella vena acidula che, se l’aroma non fosse sufficiente a far venire l’acquolina, garantisce una discreta salivazione.
Il corpo è denso, oleoso, avvolgente e il finale è bello fresco e persistente.
Un tè davvero unico, difficile da racchiudere in una definizione precisa, poiché unisce la freschezza agrumata dei First Flush indiani alla morbidezza e alla florealità degli Oolong del Guangdong e di Taiwan. Un vero melting pot di influenze e tecniche produttive, che racconta la vocazione sperimentale e la maestria artigianale di questa azienda. Detto in due parole: da provare. Subito.
Fa per te se…
- Cerchi un tè dolce, avvolgente e meditativo
- Ami i tè neri e vuoi provarne uno unico, da una zona inusuale
- Vuoi sperimentare nuove produzioni innovative dal Giappone
Altre informazioni
- Tipo di raccolta: Meccanica, 1 gemma + 2/3 foglie
- Cultivar / varietà: Izumi
Davide Faccioli