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Tie Guan Yin: leggende e caratteristiche del famoso oolong cinese

Alla scoperta del Tie Guan Yin: dalle affascinanti leggende sulla sua nascita ai segreti per infonderlo al meglio

Chi non ama il Tie Guan Yin, tè oolong dagli aromi floreali e freschi proveniente dal Fujian, una delle migliori province cinesi per quanto riguarda la produzione di eccellenze? In questo breve articolo vi raccontiamo le sue caratteristiche e anche come nasce questo oolong, le cui origini restano avvolte da più di una leggenda.

Indice dei contenuti

Cos’è il Tie Guan Yin

Aromi e sapori del Tie Guan Yin

Le leggende sulla nascita del Tie Guan Yin

Come infondere correttamente il Tie Guan Yin

Cos’è il Tie Guan Yin

Molti lo avranno assaggiato, ma sicuramente tutti lo avranno almeno sentito nominare: il Tie Guan Yin è un classico tra i tè cinesi e la sua delicata freschezza con note floreali conquista facilmente.

Ma esattamente cos’è il Tie Guan Yin?

Partiamo dal fatto che si tratta di un tè oolong, ossia di un tè parzialmente ossidato (potete scoprire di più su caratteristiche e lavorazione dei tè oolong in questo articolo). Una volta che – a discrezione del tea master – l’ossidazione ha raggiunto il punto desiderato, il tè viene sottoposto ad alte temperature: con una cottura in enormi wok o in panning machines il processo ossidativo viene bloccato, prima di passare alle fasi successive di lavorazione, ossia la manipolazione delle foglie per dare loro la forma finale e l’essiccazione.

Per la precisione, il Tie Guan Yin che conosciamo tutti è un oolong a bassa ossidazione: ciò significa che la percentuale di ossidazione delle foglie non va mediamente oltre il 25%, rendendolo in un certo senso vicino ai tè verdi, sia come aspetto sia come sapori. Questo tipo di oolong viene infatti anche definito jade oolong, “oolong di giada”, proprio perché il colore delle sue foglie resta verde brillante e ricorda alla vista questa pietra preziosa.

Aromi e sapori del Tie Guan Yin

Il Tie Guan Yin che conosciamo noi in occidente è molto floreale e fa parte dei cosiddetti “balled oolong“: si distingue infatti all’aspetto per la forma appallottolata delle sue foglie, solitamente 3 o 4 lavorate assieme e dall’aspetto di una pallina irregolare.

In teiera (in in gaiwan, se state infondendo all’orientale) queste palline si aprono lentamente, rilasciando i loro aromi e aumentando molte volte di volume sino a che le foglie sono completamente o quasi completamente aperte.

Veniamo ora al dunque: quali note caratterizzano il Tie Guan Yin al naso e al palato?

Questo tè si distingue per i suoi aromi dolci e freschi, con note di fiori bianchi come magnolia e talvolta gelsomino, e sentori vegetali lievissimi che richiamano i profumi dei tè verdi primaverili. Il liquore è dorato e il corpo ha una media densità: un buon Tie Guan Yin è avvolgente e setoso, scivola in gola lasciando una sensazione di freschezza e pulizia al palato.

Va però detto che non tutti i Tie Guan Yin hanno queste caratteristiche: tanto dipende dalla lavorazione.

Il Tie Guan Yin a bassa ossidazione, con le sue note così delicate, fresche e floreali, è chiamato Qingxiang (“fragranza leggera”) ed è un prodotto che soddisfa soprattutto il palato del pubblico europeo, dove a partire dagli anni ‘80 si è diffuso enormemente e dove oggi è praticamente l’unico tipo di Tie Guan Yin conosciuto.

Se parliamo di Tie Guan Yin tradizionale, tuttavia, ci riferiamo a quello roasted, detto Nongxiang (“fragranza intensa“): un Tie Guan Yin con una percentuale di ossidazione più elevata e una tostatura ben definita. Sapori e aromi qui virano su note più calde e intense di nocciola tostata, caramello e toffee. Il gusto è più intenso e deciso, pur restando morbido e dolce.

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Tie Guan Yin Roasted, dalle note avvolgenti di nocciola e caramello

Le leggende sulla nascita del Tie Guan Yin

Questo oolong, come già accennato, proviene dalla provincia cinese del Fujian e in particolare dall’area meridionale detta “Minnan” (dove “Min” è l’abbreviazione di Fujian e “Nan” significa “sud”). È nella contea di Anxi che, ben 300 anni fa, inizia la storia del Tie Guan Yin; e come spesso accade in Cina, questa storia ha più versioni.

Esistono infatti due principali e affascinanti leggende sulle sue origini, legate alle due famiglie che nei primi decenni del 1700 diedero inizio alla produzione di questo oolong.

Ma partiamo intanto dal significato del nome: cosa vuol dire Tie Guan Yin?

Traducendo letteralmente dal cinese questi tre termini (talvolta traslitterati anche come “Ti Kwan Yin”), il significato è “Dea Ferrea della Misericordia”. Guan Yin è infatti la dea cinese della compassione, che coincide qui con la figura del Bodhisattva Avalokiteśvara del buddhismo indiano: qualcuno che, seguendo gli insegnamenti del Buddha, trova la via dell’illuminazione ma sceglie di rimanere sulla Terra per aiutare gli altri, proprio come fece Guan Yin nella leggenda che stiamo per raccontarvi.

La prima leggenda, quella probabilmente più nota, è attribuita alla famiglia Wei e racconta di un contadino (per l’appunto, di nome Wei) che un giorno, mentre si dirigeva verso i campi, notò un piccolo santuario dedicato a Guan Yin. Il santuario era sporco e trascurato, con la statuetta di ferro della dea ricoperta di erbe infestanti. Wei se ne prese cura, ripulendo il santuario, liberando la statua dalle erbacce e decorando lo spazio con fiori freschi.

Quella notte Wei si addormentò profondamente e sognò la dea Guan Yin, che lo ringraziò per aver sistemato il santuario e gli fornì precise istruzioni. Al risveglio, come suggerito dalla dea, il contadino tornò al santuario e, dietro di esso, trovò un piccolo tesoro come ricompensa per il suo gesto di misericordia: un germoglio di tè. Wei lo piantò nel suo giardino e dalle foglie infuse ottenne un meraviglioso liquido dorato, dal dolce aroma floreale. Grazie alla coltivazione di questo tè dall’aroma ineguagliabile, non solo Wei, ma tutta la contea di Anxi si arricchì e prosperò.

La seconda leggenda, che potremmo definire “la versione della famiglia Wang”, ha invece come protagonista un maestro del tè (indovinate? Di nome Wang) che, sapendo che l’imperatore sarebbe presto stato in visita ad Anxi, voleva offrire un tè speciale e delizioso al regnante. La scelta ricadde proprio sul Tie Guan Yin, le cui foglie appallottolate ricordarono all’imperatore la testa della dea Guan Yin – somiglianza che gli valse il  nome di Tie Guan Yin.

L’attributo di “Ferrea” deriva in questo caso dal fatto che la piantina usata per la produzione del tè destinato all’imperatore fosse stata rinvenuta da Wang per caso sotto la roccia dove si diceva che la dea Guan Yin meditasse, e che recava sulla sommità una piccola statua in ferro della divinità.

Come infondere correttamente il Tie Guan Yin

Trattandosi di un balled oolong, ossia di un oolong con le foglie dalla forma appallottolata, l’infusione all’occidentale in teiera del Tie Guan Yin richiede un tempo di almeno 3-4 minuti e una temperatura dell’acqua non inferiore agli 85°C, per riuscire ad estrarre appieno tutti gli aromi man mano che le foglie si aprono in acqua. Con le stesse foglie potrete fare almeno due infusioni in occidentale, allungando la seconda infusione di 45 secondi per godervi un altro round di questo spettacolare oolong.

Se volete invece infonderlo in gaiwan e concedervi una rilassante sessione di gong fu cha, con l’acqua potete arrivare anche ai 90°C di temperatura. I tempi di infusione qui saranno brevi e si allungheranno di volta in volta: potete iniziare con infusioni di circa 20 secondi e aggiungere ogni volta 10 secondi. Vedrete quante infusioni vi regalerà il Tie Guan Yin con le stesse foglie!


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