Description
Appearance: Dorato carico, ambra, limpido | Aroma: Burro di arachidi, nocciole tostate, floreale, legno di conifera | Taste: Dolce, leggermente umami, leggermente sapido |
Origin: Fo Guo Yan, Zhengyan, Wuyishan, Fujian, Cina | Harvest: 2023 |
Infusion parameters: Western | ||
90°C | 3 min | 3 gr / 200 ml |
Infusion parameters: Gong Fu Cha | ||
90°C | 20 sec + 10 sec | 5 gr / 150 ml |
Scopriamolo insieme
DON’T CALL ME WHITE! È così che direbbe questo tè se potesse parlare, o meglio, cantare. Un tè dall’animo punk, in tutti i sensi. Fuori dagli schemi e in più porta la cresta. Bianca.
Questo tè, il cui nome significa proprio “cresta di gallo bianca”, in realtà non è un tè bianco, quindi don’t call him white. Si tratta, infatti, di un particolare oolong prodotto da cultivar albina che fa parte delle “4 grandi cultivar” dei monti Wuyi, nel Fujian (Cina). Essendo una cultivar albina, i germogli sono di un verde pallido e a crescita verticale (come una cresta), mentre le foglie più mature tendono ad avere sfumature giallognole. Il suo nome peculiare deriva anche da una curiosa leggenda che narra di un monaco che assistette al sacrificio di un coraggioso gallo per salvare la vita di un bambino dall’attacco di un aquila. Seppellito il suo corpo, l’anno seguente spuntò una pianta di tè nell’esatto punto in cui giaceva il corpo del gallo impavido.
Tra gli oolong di roccia è quello più “light”, avendo una percentuale di ossidazione inferiore rispetto ai suoi “fratelli” e nonostante subisca un processo di tripla tostatura, anche se a temperatura non molto elevata (110-120°C), conserva straordinariamente bene la freschezza aromatica di base con in più la spinta dovuta all’ossidazione e alla tostatura. Ad oggi, purtroppo, ci sono sempre meno coltivatori sui monti Wuyi a lavorare questo tipo di piante e a produrre questo tipo di oolong, in quanto si prediligono cultivar più “popolari”.
Le foglie in gaiwan emanano un goloso ed intenso aroma di burro di arachidi. Molto invitante.
Il liquore è di un bellissimo giallo oro e arricchisce il già intrigante bouquet con note floreali di fiori bianchi (pitosforo), magnolia e zafferano. Fa capolino il caratteristico yan yun che in occidente definiremmo “l’armonia della roccia” che ricorda l’odore della roccia bagnata. A corredo troviamo anche sfumature più fresche muschio bianco e corteccia di conifera. Nel finale ritornano le note tostate e di frutta secca che richiamano la crema di nocciole e il cacao vanigliato.
In bocca il gusto è caratterizzato da note dolci e umami, e il sorso regala una piacevole salivazione e freschezza, dalla buona profondità e persistenza. Il corpo è pieno e dalla texture vellutata.
Uno Yancha (tè di roccia) ribelle, che ti vibra nelle ossa e ti entra… no aspè questo è un altro genere. Dal doppio carattere, fresco, ma anche delicatamente tostato e deciso, che rivela un altro aspetto di quelli che sono i meravigliosi tè di questa rinomata area della Cina.
Fa per te se…
- Vuoi provare un tradizionale oolong di roccia del Wuyishan, ma prodotto da una cultivar poco diffusa
- Adori l’aroma di frutta secca e fiori freschi
- Cerchi un tè dal carattere intenso, ma elegante e dal bouquet intrigante
Altre informazioni
- Tipo di raccolta: Manuale
- Cultivar / varietà: Wuyi Bai Ji Guan
Davide Faccioli