Description
Appearance: Giallo-verde carico, torbido | Aroma: Alga wakame, coste bollite, brodo di miso, frutta secca | Taste: Umami, sapido, dolce |
Altitude: 100 - 200 m s.l.m | Origin: Sonogi, Nagasaki, Giappone | Harvest: Aprile 2024 |
Infusion parameters: Western | ||
70°C | 1 min 30 sec | 3 gr / 200 ml |
Scopriamolo insieme
Un tè verde giapponese che ci ha lasciato a occhi spalancati quando lo abbiamo assaggiato per la prima volta: effetto wow garantito infondendo queste foglioline verde scuro brillante, lavorate con maestria, tanto da valere al Tamaryokucha in questione un ambitissimo premio. Nel 2020 questo tè ha infatti vinto la Norinsuisan Daijin Sho, gara prestigiosa che garantisce al vincitore un riconoscimento speciale da parte del Ministero dell’Agricoltura Giapponese. È un tè fukamushi, ossia sottoposto a getti di vapore (mushi) per un tempo più lungo rispetto a un normale sencha (fuka significa “profondo”), il che dona un colore verde al liquore e rende i sapori ancora più decisi e ben definiti.
La particolarità di questo tè, rispetto agli altri verdi giapponesi, è la forma delle foglie, che nel Tamaryokucha sono lievemente arricciate e non dritte e aghiformi come i più noti sencha. Questo Tamaryokucha in particolare, inoltre, è un tè kabuse, ossia ombreggiato: le sue foglie vengono infatti coperte durante gli ultimi giorni precedenti la raccolta, limitando la quantità di luce solare che le piante ricevono ai fini di aumentare la produzione di amminoacidi e ridurre la formazione di catechine (che danno un sapore amaro). Il risultato è un umami stratosferico, dolcissimo e intenso. Ma ve lo racconto meglio.
Dalle foglie bagnate, sollevando il coperchio della teiera, si levano note che richiamano il brodo di verdure, le coste bollite e gli asparagi più teneri, con un finale sorprendente di frutta secca. L’umami si riesce già quasi a respirare da qui.
Al palato, il tè rivela un corpo denso, oleoso e ricchissimo anche a livello di sapori: l’apertura è un umami deciso, meravigliosamente equilibrato, che richiama note di brodo di miso, alga wakame e sentori vegetali di zucchina in padella e spinacini al burro. Sul finale, si aprono note di frutta secca a ricordare le arachidi salate e infine un hint floreale elegante e fugace.
La persistenza è lunga, incredibilmente intensa: le note vegetali più sapide restano per molto tempo sul palato, con una chiusura che ancora una volta richiama la frutta secca (se fosse una puntata di Masterchef, questo sarebbe l’elemento che dà il crunch al nostro piatto.. tazza… beh, insomma).
Se amate i tè giapponesi, non lasciatevi sfuggire questa perla.
Fa per te se…
- Ami i tè giapponesi dall’umami pronunciato
- Cerchi un tè verde di altissimo livello
- Ti piace ritrovare un contrasto dolce-salato nello stesso sorso
Altre informazioni
- Tipo di raccolta: Meccanica, 1 gemma + 3/4 foglie
- Cultivar / varietà: Saemidori
Sara Bertoncini