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La caffeina nel tè bianco: tutto quello che c’è da sapere

La verità sul tè bianco e sul suo contenuto di caffeina: quanta ce n’è e da cosa è influenzata?

Parlando di caffeina nel tè (o teina), ci viene posta di frequente questa domanda: ma il tè bianco contiene caffeina? Molti infatti pensano che sia un tè povero di caffeina: in questo articolo scopriamo quanta caffeina contiene il tè bianco, da cosa dipende e se davvero questa tipologia di tè sia la scelta migliore per chi vuole un’alternativa al caffè e alle altre tipologie di tè “energizzanti”.

Indice dei contenuti

Il mito del tè bianco “privo di caffeina”

Quanta caffeina c’è nel tè bianco?

Fattori che influenzano il contenuto di caffeina nel tè bianco

Il tè bianco è adatto a chi vuole meno caffeina?

Quando bere il tè bianco

Il mito del tè bianco “privo di caffeina”

“No, grazie – tè nero a quest’ora proprio no, che poi non dormo. Meglio qualcosa di più leggero, magari una tisana o un tè bianco…”

È capitato anche a te di pronunciare o di ascoltare queste parole?

Il tè bianco, dagli aromi così delicati e dal liquore chiarissimo in tazza, può ingannare: il suo contenuto di caffeina, infatti, non è affatto basso come ci si potrebbe aspettare.
Chi solitamente lo sceglie pensando di assumere un quantitativo di caffeina minore rispetto alle altre tipologie di tè, fa un errore.

Intanto, un breve recap: cos’è la caffeina o teina?

Come abbiamo già visto in un precedente articolo, la differenza tra teina e caffeina è puramente etimologica: si tratta dello stesso alcaloide naturalmente presente nelle foglie della Camelia Sinensis. Quando nel 1827 si scoprì che era presente anche nel tè, oltre che nei chicchi di caffè, fu indicata come “teina”, seguendo una logica linguistica, ma la composizione chimica di questo elemento – che si trovi nel tè oppure nel caffè – non cambia.

Questa sostanza dal sapore amaro, che per l’essere umano ha un effetto eccitante, si trova in qualsiasi tipo di tè: le sue quantità variano e anche di parecchio, ma di tè completamente deteinati (o decaffeinati) in natura non ne esistono.

Vediamo nello specifico il caso del tè bianco.

Quanta caffeina c’è nel tè bianco?

Il tè bianco, fra i vari tipi di tè, è quello meno lavorato in assoluto – tanto che viene anche chiamato “tè dei pigri”. I passaggi per la sua produzione sono pochi (raccolta, appassimento, essiccazione) e non c’è manipolazione delle foglie, che mantengono la loro forma naturale.

La quantità di caffeina contenuta nel tè bianco è stata più volte oggetto di studio.
Nonostante il falso mito che attribuisce al tè nero/rosso il quantitativo di caffeina maggiore fra le varie tipologie di tè, più di una ricerca scientifica ha in realtà confermato che la sua quantità varia, ma non in relazione al colore del tè.

L’articolo “Caffeine Content of Brewed Teas” (Journal of Analytical Toxicology, Novembre 2008) riporta ad esempio che una tazza di tè, mediamente tra le 6 e le 8 once (ossia fra i 177 e i 236 ml) contiene dai 14 ai 61 milligrammi di caffeina.

Caffeina nel tè bianco
Le gemme di tè bianco si difendono dagli insetti proprio con la caffeina, repellente naturale

Da cosa dipende una variazione tanto ampia? Al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, non dalla tipologia di tè analizzata, bensì da un altro fattore.

La temperatura dell’acqua utilizzata per l’infusione è stata impostata per questo esperimento a 90-95°C, senza distinzione tra i tè oggetto di studio. Quello che ha inciso sono stati i tempi di infusione: 1, 3 e 5 minuti, con il contenuto di caffeina persino raddoppiato tra il minuto 1 e il minuto 3.

Ciò che invece non ha inciso per nulla è stato il colore del tè infuso – basti pensare che il tè nero Earl Grey di una marca super nota ha addirittura meno mg di caffeina rispetto a un tè bianco cinese:

Tè nero Earl Grey:
– 1 minuto di infusione: 19 mg
– 3 minuti di infusione: 22 mg
– 5 minuti di infusione: 29 mg

Tè bianco cinese:
– 1 minuto di infusione: 23 mg
– 3 minuti di infusione: 41 mg
– 5 minuti di infusione: 47 mg

La domanda “Quanta caffeina contiene il tè bianco?” difficilmente trova una risposta univoca: bisogna analizzare molteplici fattori relativi a quel particolare tè per dare un quadro completo, oltre all’importanza enorme dei parametri che saranno adottati per la sua infusione.

Fattori che influenzano il contenuto di caffeina nel tè bianco

In generale, gli elementi che determinano la quantità di caffeina nel tè sono molteplici: la quantità di luce solare assorbita dalla pianta, che velocizza e aumenta la produzione di tante sostanze, tra cui proprio questo alcaloide; il tipo di foglie (giovani o vecchie) che sono state usate per la produzione; il periodo della raccolta; il tipo di fertilizzante usato; persino l’altitudine e il clima.

Più nello specifico, analizziamo in questo articolo i principali fattori da cui dipende la quantità di caffeina nel tè bianco.

  • Quantità di gemme
    Le gemme e le foglie giovani sono la parte più delicata della pianta del tè. Dopo il letargo invernale, i germogli spuntano dai rami e concentrano al proprio interno un grande quantitativo di sostanze nutrienti.

    Gli insetti, attirati da quella che per loro è a tutti gli effetti un’ottima fonte di cibo, tendono ad attaccare dunque proprio queste parti della pianta. Come azione di difesa dall’attacco di insetti e parassiti, la pianta sviluppa allora l’alcaloide in questione: la caffeina viene destinata proprio alle parti più tenere e indifese, quindi gemme e foglie giovani.

    Dal momento che i tè bianchi sono quasi sempre ricchissimi di gemme (o addirittura composti soltanto da gemme, come il Bai Hao Yin Zhen o Silver Needle), anche il quantitativo di caffeina di questo tè sarà piuttosto elevato.

    Sicuramente ci sono grandi differenze fra tè bianchi come il Bai Mu Dan, raccolto in primavera e composto da una sola foglia giovane e una gemma – quindi ricco di caffeina – e tè bianchi da raccolti successivi e costituiti da sole foglie, come ad esempio il tè bianco cinese Shou Mei.

    Se poi parliamo di tè bianchi invecchiati e ossidati, la quantità di caffeina cala ancora naturalmente: con lo scorrere del tempo, le molecole di caffeina tendono a disgregarsi.
  • Temperatura di infusione
    Come per ogni tè, la temperatura dell’acqua ha un ruolo non da poco anche nel determinare la quantità di caffeina rilasciata dalle foglie. Questo perché la caffeina si libera con il calore, quindi più è alta la temperatura dell’acqua e più la quantità di caffeina nella tua tazza di tè sarà elevata.

    I tè bianchi di sole gemme richiedono una temperatura dell’acqua di almeno 80°C – 85°C dal momento che il rilascio è in un certo senso “ostacolato” dal bai hao (la peluria che ricopre la gemma con funzione protettiva). Per i tè bianchi con prevalenza di foglie, invece, un’infusione a 70-75°C sarà sufficiente.
  • Tempo di infusione
    Altro fattore che incide sulla quantità di caffeina nel tè bianco, come per gli altri tè, è la durata dell’infusione. Maggiore è il tempo che foglie e gemme trascorrono in acqua, maggiore sarà la quantità di caffeina rilasciata.

    Essendo il tè bianco piuttosto delicato nel sapore, solitamente si infonde per un tempo che va da 3 o 4 minuti (tè bianco di foglia) a oltre 5 minuti (tè bianco di gemma).

    Anche in questo caso, la differenza sta proprio nel bai hao: un tè di sole gemme richiede un’infusione più prolungata poiché la corazza costituita da questa peluria bianco-argento rallenta il rilascio di aromi e sapori.
Tè bianco e caffeina

Il tè bianco è adatto a chi vuole meno caffeina?

A fronte di tutto ciò che abbiamo visto nei paragrafi precedenti, la risposta è no: il tè bianco non è adatto a chi vuole consumare poca caffeina.

Ci sono sicuramente accorgimenti che possono ridurre in contenuto di caffeina nel tè bianco, come un’infusione più breve o una temperatura dell’acqua più bassa. Tuttavia, se il tè è composto da gemme o ha molte foglie giovani, la quantità di caffeina che conterrà sarà sicuramente importante.

Se sei sensibile alla caffeina, ma ami il tè e vorresti concedertene una tazza più spesso, non devi però rinunciare a questo piacere. Puoi scegliere dei tè naturalmente poveri di caffeina:

  • i tè tostati, come l’Hojicha e il Kyobancha: con la tostatura, gran parte della caffeina evapora;
  • i tè fatti da rametti, come il Kukicha. La pianta distribuisce la caffeina nelle foglie e nelle gemme, per difendere le sue parti più tenere, mentre rametti e foglie “vecchie” ne contengono pochissima;
  • i tè fermentati e invecchiati, come i Puer Shu: la molecola della caffeina tende a disgregarsi con il passare del tempo e con la fermentazione.

Quando bere il tè bianco

Il tè bianco, dunque non è privo di caffeina e non è nemmeno povero di questa sostanza. Al contrario, è potenzialmente una delle tipologie di tè che ne contiene di più – a volte, persino più del tè nero.

Il suo colore tenue ed elegante, spesso un oro pallido dai riflessi rosati, così come la sua delicatezza negli aromi e nei sapori, con note zuccherine e floreali, possono erroneamente farci pensare che anche il contenuto di caffeina nel tè bianco sia basso.

Ottimo quindi da bere nella prima metà della giornata o nel primo pomeriggio, se vuoi concederti una pausa raffinata con un piccolo boost di energia – sappiamo bene quanto è difficile resistergli.


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