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Il tè in Vietnam: storia, origini, curiosità ed evoluzione fino a oggi

Un viaggio tra storia, origini e curiosità dei tè vietnamiti: dalle antiche tradizioni alle cultivar moderne, scopri l’evoluzione di una cultura millenaria

Il Vietnam è un paese ricco di contrasti e la produzione di tè non è immune a questa caratteristica. Seppur faccia parte del cosiddetto corridoio del tè, quel luogo in cui la Camellia Sinensis è originaria, l’industria del tè nel paese ha una storia abbastanza recente. A oggi, la maggior parte della produzione è dedicata a tè di tipo “mainstream”, di qualità medio-bassa e destinata principalmente al consumo locale. Tuttavia, le eccezioni non mancano: motivo per cui i tè vietnamiti stanno trovando uno spazio sempre più ampio nelle tazze occidentali.

Indice dei contenuti

Storia del tè in Vietnam

La produzione di tè in Vietnam a oggi

Tè vietnamiti: i prodotti più famosi

Cultivar dei tè vietnamiti: le principali utilizzate

Tre curiosità sui tè dal Vietnam (che forse non conoscevi)

Storia del tè in Vietnam

Il Vietnam possiede alcune tra le piante di tè più antiche al mondo, datate oltre mille anni di età, con una maggior concentrazione nella provincia di Ha Giang, lungo il confine con la Cina.

Ma il tè si è sempre consumato in questo paese?

La risposta è sì. Già da prima della dominazione cinese, i contadini raccoglievano le foglie nelle foreste e / o nei propri giardini, le lasciavano appassire e poi le bollivano in acqua. La bevanda ottenuta veniva condivisa con amici e parenti nelle occasioni di aggregazione sociale. In alcuni casi, le foglie di tè venivano polverizzate e lasciate ossidare, per produrre un liquore che veniva consumato prevalentemente nelle zone di montagna. Tuttavia, per arrivare allo sviluppo di una produzione organizzata bisogna attendere la fine del XIX secolo, quando i colonialisti francesi iniziarono a intravedere nell’industria del tè un’opportunità economica.

La prima piantagione, il boom e poi il declino post bellico

La prima piantagione di tè in Vietnam fu fondata nel 1890 nella provincia di Phu Tho. Nella stessa zona, nel 1918, nacque il Phu Tho Agriculture and Forestry Research Center, il cui obiettivo era quello di studiare come migliorare la coltivazione e la produzione, in termini di efficienza e qualità. Da questo momento in avanti assistiamo a un vero e proprio boom nella produzione di tè, con piantagioni sparse in diverse province, da Nord a Sud, in grado di offrire prodotti di alta qualità destinati principalmente all’esportazione.

Al termine della Seconda Guerra Mondiale, con l’inizio delle ribellioni (prima nei confronti dei colonizzatori francesi e poi degli Stati Uniti) qualcosa cambiò. Gli investimenti atti a sviluppare l’industria del tè si fermarono, fatto salvo per qualche piccolo aiuto ricevuto da Cina e Russia.

piantagione di tè in vietnam

Dal 1975 ai primi anni Duemila

Dopo la liberazione del Vietnam, nel 1975, la produzione su larga scala riprese e l’Unione Sovietica ebbe un ruolo molto importante. Dall’URSS arrivavano i macchinari, le attrezzature e i principali aiuti per lo sviluppo di nuove coltivazioni (principalmente nella provincia di Lam Dong), destinate a soddisfare la propria domanda di tè neri. Tuttavia, il collasso dell’Unione Sovietica portò a una nuova battuta di arresto, ma con la fine degli anni Novanta la produzione ricominciò a crescere, anche grazie a joint venture con compagnie cinesi, indiane e irachene.

La produzione di tè in Vietnam oggi

Il Vietnam si estende per 1.650 km da nord a sud, mentre la distanza da est a ovest varia da 600 km, nel punto più largo, a soli 50 km nel punto più stretto. Oggi il tè viene prodotto in 34 province, prevalentemente nelle zone di Lam Dong (negli altopiani centrali), Thai Nguyen, Phu Tho, Tuyen Quang, Ha Giang (tutte nel nord-est) e Yen Bai (nel nord-ovest).

mappa delle province del vietnam
Fonte Wikipedia

Ovviamente in termini di varietà e stili non c’è nulla che si avvicini alla gamma cinese. Tuttavia, le differenze in termini di terroir e di pratiche di lavorazione offrono degli spunti interessanti a tutti coloro che desiderano conoscere meglio i tè di questo paese che, nonostante la sua lunga tradizione, possiamo considerare emergente in termini di produzione su larga scala.

Tè vietnamiti: i prodotti più famosi

Se desideri esplorare l’affascinante mondo dei tè vietnamiti, ti consigliamo di iniziare dai prodotti di punta: i tè oolong, un mercato in crescita, i tè “wild”, il tradizionale tè verde di Tan Cuong e l’iconico Lotus Tea.

Tè oolong

La produzione di tè oolong in Vietnam è esplosa negli anni ’90, grazie soprattutto alla collaborazione con aziende taiwanesi che hanno fornito il know-how e le tecnologie avanzate, oltre a cultivar adatte alla produzione locale. Un fatto poco noto è che parte di questa produzione viene esportata a Taiwan, dove viene venduta come prodotto locale a prezzi più alti, creando malcontento tra i produttori taiwanesi.

La produzione di tè oolong si concentra nelle province di Lam Dong (altopiani centrali), Son La e Lang Son (nord-ovest e nord-est), e ottimi tè jade, dark e bug-bitten provengono anche dall’area di Mộc Châu. Nella nostra selezione, puoi trovare esempi di alta qualità come il Vietnam Red Oolong Thanh Tâm Đỏ e il Vietnam Black Oolong Thanh Tâm Đen.

Tè wild / Tè selvatici

Il Vietnam ospita vaste distese di alberi da tè selvatici, concentrati soprattutto intorno alle catene montuose di Tay Con Linh (Ha Giang) e Hoang Lien Son (Lai Chau, Lao Cai, Yen Bai), da cui vengono prodotte diverse tipologie di tè: rossi, come per esempio il nostro Vietnam Wild Red Hoàng Su Phì o il Vietnam Wild Red Chiêu Lầu Thi Đen, bianchi, come il Vietnam Wild White Tea Móng Rồng, fermentati, verdi e maocha, talvolta con applicazione del processo di “yellowing”, come nel caso del nostro Vietnam Wild Yellow.

Anche nel caso dei tè wild abbiamo un segreto-non-segreto: alcuni commercianti cinesi acquistano grandi quantità di tè maocha a basso costo per trasformarli in “fake Puer” una volta oltrepassato il confine. Questa pratica penalizza sia il mercato dei tè Puer autentici che quello dei tè vietnamiti, che in questo modo non riusciranno mai a ottenere il meritato riconoscimento in termini di qualità.

I tè selvatici sono generalmente raccolti sotto la denominazione “Shan”, poiché non esiste una varietà autoctona specifica del Vietnam (anche perché le piante non conoscono confini legati a equilibri geopolitici e a questioni internazionali). Tuttavia, uno studio a cura di una divisione dell’USDA suggerisce la possibilità che un cluster vietnamita si sia effettivamente sviluppato. A oggi è possibile trovare in queste zone alberi varietà Assamica, Taliensis, Cambodiensis e Pubilimba ma, a causa delle aree remote in cui crescono, non esiste ancora una visione completa della situazione.

Tan Cuong, tè verde vietnamita

Il Tan Cuong è un rinomato tè verde originario della provincia di Thai Nguyen, insignito dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP) dal governo vietnamita. Per rispettare questa classificazione, oltre a dover assolvere al requisito di provenienza, il tè deve provenire da cultivar Trung Du. Il suo aroma evoca note di erba appena tagliata, frutta secca e zucchero di canna, con un retrogusto floreale. Gli appassionati di tè verdi cinesi come il Long Jing o l’Anji Bai Cha ne apprezzeranno sicuramente le sfumature aromatiche.

Purtroppo, però, sul mercato è possibile imbattersi in moltissimi prodotti contraffatti, poiché la gestione dell’IGP non è sempre rigorosa. Come sempre, quindi, da parte nostra vige il consiglio di prestare attenzione a cosa si sta comprando.

Lotus Tea: il tè al loto

Tra le specialità vietnamite più conosciute all’estero troviamo sicuramente il Lotus Tea: un tè verde profumato con fiori di loto (Nelumbo Nucifera), simbolo di purezza e buon auspicio nella cultura vietnamita. La tradizione di unire i fiori di loto al tè nasce durante la dinastia Nguyen. La storia si mescola alla leggenda, narrando che i servitori del Re Tu Duc, a tarda sera, si revavano sul lago di Hoan Kiem, ad Hanoi, per riempire i boccioli di loto con foglie di tè verde. Tali boccioli venivano poi chiusi con un nastro di seta fino all’alba, quando il tè, impregnato del profumo dei fiori, veniva recuperato e infuso.

fiore di loto nel lago di hanoi in vietnam

Il Lotus Tea ha un aroma intenso e floreale, con note di liquirizia e anice. È un tè dal sapore molto particolare, che non lascia indifferenti: o lo si ama, o lo si odia.

Cultivar dei tè vietnamiti: le principali utilizzate

Come accennato in precedenza, una delle prime iniziative per sviluppare l’industria del tè vietnamita è stata l’apertura di un centro di ricerca nella provincia di Phu Tho. Questo è stato successivamente sostituito dal NOMAFSI (Northen Mountainous Agriculture & Forestry Science Institute), che oggi si occupa della creazione di nuove cultivar, concentrandosi su aspetti come una maggiore resa e una migliore resistenza a siccità, malattie e parassiti.

Tra le cultivar approvate che soddisfano questi requisiti troviamo:

  • PH1: derivata da Camellia Sinensis var. Assamica, importata dall’Assam, è ideale per la produzione di tè rossi,
  • TRI 777: da Camellia Sinensis var. Pubilimba, originaria dello Sri Lanka, è perfetta per il tè verde,
  • Kim Tuyen: ottenuta dalla cultivar Jin Xuan di Taiwan, viene utilizzata principalmente per tè oolong e verdi,
  • Phuc Van Tien: incrocio tra Fuding Da Bai Cha e Yunnan a foglia larga, adatta sia per tè verdi che rossi,
  • LDP1: ibrido creato dal NOMAFSI incrociando PH1 con Fuding Da Bai Cha, particolarmente adatto per tè rossi,
  • LDP2: altro ibrido che, rispetto alla LDP1, offre una resa maggiore.

Altre cultivar molto utilizzate e attualmente coltivate in Vietnam sono:

  • Bat Tien, corrispondente alla Ba Xian (Eight Immortals) in Cina,
  • Thuy Ngoc, equivalente alla Cui Yu (Green Jade),
  • Tu Quy, chiamata anche Si Ji (Four Seasons),
  • Thanh Tam, che corrisponde alla Qing Xin (Green Heart).

Tutte queste cultivar sono state importate da Taiwan. La Trung Du, invece, è una varietà molto più antica (Camellia Sinensis f. Macrophylla), una sottovarietà a foglia grande dello Yunnan, sviluppata originariamente nel centro di Phu Tho e ampiamente coltivata, a partire da semi, nella provincia di Thai Nguyen. Da quest’ultima, come anticipato, viene prodotto principalmente il tradizionale tè verde Tan Cuong.

Il NOMAFSI gestisce anche un centro a Ha Giang, dove conserva stock di tè selvatici con l’obiettivo di sviluppare cultivar “shan”, adatte a una diffusione più ampia nell’industria del tè.

Curiosità sulla cultivar TRI 777

La cultivar TRI 777 ha origine nella provincia di Son La. Nel 1937, i semi furono inviati in Sri Lanka, dove si svilupparono fino a diventare una cultivar di rilievo nazionale. Successivamente, nel 1977, è stata reintrodotta in Vietnam. Qui è oggi classificata come var. Pubilimba, mentre in Sri Lanka corrisponde alla var. Assamica o var. Parvifolia. Questo dimostra quanto la tassonomia delle piante possa essere complessa e sfumata: più di quanto si possa immaginare.

Tre curiosità sui tè dal Vietnam (che forse non conoscevi)

  1. Il Vietnam è il quinto esportatore di tè al mondo > Il paese conta 34 province dedicate alla coltivazione del tè, coprendo una superficie totale pari a 123.000 ettari, con una resa media di circa 95 quintali per ettaro (dati 2020). Attualmente il Vietnam è al quinto posto per l’esportazione di tè e al settimo per produzione a livello mondiale.
  2. In Vietnam, il tè è considerato un mezzo di connessione sociale > Questa bevanda viene sempre offerta come segno di ospitalità ed è presente in tutte le grandi occasioni (come matrimoni e festività). I vietnamiti amano bere tè in ogni momento: a casa, al lavoro, per strada o nelle sale da tè. Purtroppo, tra i giovani si sta un po’ perdendo la tradizione, con una predilezione per tè freddi, bubble teas, tè istantanei e tè in bustina.
  3. La cerimonia del tè vietnamita prende il nome di Trà Đạo > La cerimonia del tè vietnamita è un rituale affascinante che simboleggia armonia, rispetto e gratitudine. Viene spesso eseguita durante le occasioni importanti, come i matrimoni oppure le riunioni familiari.

Ti è venuta voglia di approfondire il terroir vietnamita?

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