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Viaggio alla scoperta del tè oolong: che cos’è, le origini e come prepararlo al meglio

Il tè oolong si trova a metà strada tra il tè verde e il tè nero. Guida su questa tipologia di tè, dal significato del termine fino agli oolong più famosi

L’oolong, anche noto come wulong, è una tra le sei tipologie di tè ufficialmente riconosciute.

A metà strada tra il nero e il tè verde, gli oolong sono tè parzialmente ossidati, con una percentuale di ossidazione che può variare dal 10 all’80% incidendo notevolmente sul gusto. Ma di questo parleremo meglio nei paragrafi successivi; prima di tutto, concentriamoci sulle origini del tè oolong e sul significato di questa parola.

Iniziamo!

Indice dei contenuti

Significato di oolong: un nome che racconta una storia

Origini del tè oolong

Che cos’è esattamente il tè oolong?

Tipologie di tè oolong: bassa, media e alta ossidazione

Il tè oolong contiene caffeina?

Le zone di produzione dei tè oolong

Quali sono gli oolong più famosi al mondo?

Come preparare il tè oolong

Significato di oolong: un nome che racconta una storia

Il termine oolong è composto da due caratteri cinesi ricchi di significato:

  • 乌 (wū), che significa “nero” o “scuro”, il quale deriva da un altro carattere, 乌 (niǎo), che significa “uccello”. Questa connessione suggerisce un colore così profondo che ricorda le piume di un corvo, dove gli occhi si confondono con il nero assoluto del piumaggio.
  • 龙 (lóng), che significa “drago”: una figura leggendaria nella cultura cinese e simbolo di forza vitale (qi 气), trasformazione e autorità imperiale.

Oolong significa quindi “drago nero”, a richiamare le foglie di tè lunghe, scure e sinuose, che sembrano danzare come il corpo di un drago durante l’infusione.

In passato, il tè oolong era chiamato Qing-cha (清茶), ovvero “tè turchese”, per il colore delle foglie dato dalle tecniche di lavorazione del tempo. Con lo sviluppo di nuove tecniche e l’introduzione di tecnologie più avanzate, il processo di lavorazione si è evoluto e ha portato gli oolong ad assumere un colore più scuro. Il nome oolong ha preso così il sopravvento.

Origini del tè oolong

Le origini del tè oolong si perdono nella notte dei tempi, ma tre teorie principali ci aiutano a immaginare come questo straordinario tè possa essere nato.

I tè Beiyuan

Durante la Dinastia Song (960-1279 d.C.), i tè Beiyuan erano tra i più pregiati, offerti come tributo all’imperatore. Questi tè venivano pressati in piccole torte e provenivano dalle zone montuose del Fujian, una regione che ancora oggi produce tè di altissima qualità. Si dice che il tè oolong sia nato proprio quando i tè Beiyuan abbandonarono il formato pressato, a favore del tè sfuso. I nuovi metodi di lavorazione introdotti durante questo periodo diedero vita al “Dragone Nero”, ovvero l’oolong.

Il contadino Wulong

Un’altra leggenda fa risalire la nascita del tè oolong alla Dinastia Qing (1644-1912 d.C.), quando un coltivatore del Fujian, soprannominato Wulong, si distrasse durante la lavorazione delle foglie di tè. Questo piccolo incidente fece sì che le foglie iniziassero a ossidarsi, creando un tè dal sapore nuovo e sorprendente.

I monti Wuyi

L’ultima teoria collega il tè oolong ai Monti Wuyi, anch’essi situati nel Fujian. I tè prodotti in questa regione, noti come oolong di roccia o yancha, sono amati per il loro gusto minerale e complesso (mai assaggiato un Da Hong Pao?).

Alcuni studiosi sostengono che il nome oolong possa derivare proprio da queste montagne, citate anche in poesie della Dinastia Ming (1368-1644 d.C.). Tuttavia, c’è un po’ di confusione linguistica: i caratteri per “Wuyi” (武夷山, che significa “Montagne dei Guerrieri Barbari”) non hanno nulla a che vedere con il “nero” () o il “drago” (lóng), che compongono la parola oolong (烏龍). La traslitterazione è un’arte tutt’altro che precisa: la confusione tra Wuyi e Wulong nasce proprio da questa somiglianza sonora per chi non parla cinese, ma in realtà si tratta di due concetti distinti.

Che cos’è esattamente il tè oolong?

La categoria dei tè oolong è una tra le più complesse da produrre, considerato il risultato di un’arte che richiede grande esperienza e abilità. La sua lavorazione unica dà vita a uno spettro molto ampio di forme, aromi, profumi e colori. Ciò che rende il tè oolong così particolare è il livello di ossidazione delle foglie, che può variare dal 15% all’80%, ponendolo a metà strada tra il tè verde (non ossidato) e il tè nero (totalmente ossidato). Ecco quindi svelata la differenza tra tè oolong, tè nero e tè verde.

Tuttavia, si tratta di una semplificazione basarsi solo sulla percentuale di ossidazione. Al di là del tè verde, non ossidato, l’ossidazione nei tè oolong viene incentivata in maniera differente rispetto ai tè neri. Nello specifico, nel caso degli oolong le foglie vengono ammaccate tramite shaking; per i tè neri, invece, questa fase avviene con rollatura. La fase di rollatura è comunque presente anche nella lavorazione degli oolong, ma solo a seguito del blocco dell’ossidazione, al fine di dare alle foglie la loro forma.

Differenza tra tè verde, tè nero e tè oolong
A partire da sinistra: tè verde Yunnan Green Fluffy Silver Buds, tè oolong Huang Jin Gui, tè oolong Karen Oolong e tè nero Dooars Winter Frost Golden Tippy

Tipologie di tè oolong: bassa, media e alta ossidazione

A seconda della percentuale di ossidazione, gli oolong si distinguono in bassa, media e alta ossidazione. Nella produzione di questa tipologia di tè, il talento del tea master è fondamentale per lo sviluppo aromatico delle foglie: scopriamo il perché.

Gli oolong a bassa ossidazione (15-30%)

Gli oolong a bassa ossidazione, o jade oolong, in termini di aromi e sapore sono più vicini ai tè verdi. Si contraddistinguono per un ventaglio aromatico floreale, spesso con note che richiamano il gelsomino o l’orchidea, con sfumature vegetali. L’oolong a bassa ossidazione più famoso al mondo è indubbiamente il Tie Guan Yin. Tuttavia, sul nostro shop online troverete il cugino Huang Jin Gui, con caratteristiche molto simili, ma con una morbidezza e una cremosità più accentuate.

La peculiarità degli oolong a bassa ossidazione è che molto spesso si presentano in forma appallottolata: motivo per cui vengono chiamati anche balled oolong.

Dopo la raccolta e l’appassimento, le foglie vengono lavorate e ammaccate per arrivare alla percentuale di ossidazione desiderata. Compito del tea master è controllare periodicamente lo stato delle foglie, così da individuare l’esatto momento per procedere con lo stadio successivo, ovvero il blocco dell’ossidazione tramite applicazione del calore. Una volta bloccata l’ossidazione, si procede con una rullatura leggera, prima di avvolgere le foglie in teli di cotone al fine di appallottolare i germogli e dar loro la tipica forma “balled”. A seguire, le foglie vengono tostate, spesso sui carboni, al fine di eliminare l’umidità residua, stabilizzare il tè ed intensificarne il sapore.

Gli oolong ad alta ossidazione (55-80%)

In termini di aromi e sapore, gli oolong ad alta ossidazione si avvicinano di più ai tè neri (o tè rossi). Il loro ventaglio aromatico spazia da sfumature di frutta secca, caramello e cioccolato, con un corpo pieno e avvolgente. In genere, i dark oolong si presentano in forma arrotolata, ricordando il famoso drago nero di cui abbiamo già parlato. Ad ogni modo, non mancano dei casi in cui le foglie vengono appallottolate, come nel caso del nostro Vietnam Red Oolong Thanh Tâm Đỏ che ha una percentuale di ossidazione del 70-80%.

La lavorazione dei dark oolong, quando le foglie sono arrotolate e non appallottolate, è leggeremente diversa da quella dei jade oolong poiché manca l’avvolgitura in teli di cotone per dare forma ai germogli. In pratica, quindi, avremo la raccolta, l’appassimento, la lavorazione per incentivare l’ossidazione, che prevede uno scuotimento e l’ammaccatura, l’applicazione del calore, la rullatura e la tostatura.

Gli oolong a media ossidazione (35-50%)

Rientrano a far parte degli oolong a media ossidazione, tutti quei tè con una percentuale di ossidazione compresa tra il 35 e il 50%. Non esiste uno stile standard di lavorazione: se il desiderio è quello di ottenere una foglia appallottolata, allora si seguirà il processo di solito applicato ai jade oolong (ma arrivando a una percentuale di ossidazione maggiore); se, al contrario, si desidera ottenere una foglia arrotolata come nel caso dei dark oolong, allora il processo sarà il medesimo.

Gli oolong a media ossidazione hanno delle sfumature aromatiche complesse e sfaccettate, che possono prevedere note di frutta matura e miele.

Il tè oolong contiene caffeina?

Partiamo dal presupposto che il tè contiene sempre caffeina e che non esistono tè naturalmente privi di questa molecola. A incidere sulla quantità di caffeina nei tè oolong, troviamo diversi fattori come, per esempio:

  • la stagione del raccolto > i tè primaverili sono in genere più ricchi di caffeina dei tè invernali,
  • il tipo di raccolto > le gemme apicali ne contengono di più rispetto alle foglie aperte,
  • la tostatura > una tostatura molto decisa fa evaporare parte della caffeina presente,
  • la preparazione > tempo e temperatura di infusione, incidono sempre sul rilascio di caffeina in tazza.

Quindi, come sapere quanta caffeina ha il tè oolong che stai bevendo? Impossibile saperlo, almeno in maniera casalinga.

Leggi anche: Tè e caffeina, facciamo chiarezza

Le zone di produzione dei tè oolong

Il tè oolong è un’espressione autentica del territorio in cui nasce e le sue caratteristiche dipendono strettamente dalle regioni di produzione.

Le zone storicamente più famose per la produzione di ottimi oolong sono la Cina, più nello specifico Fujian e Guangdong, e Taiwan. Tuttavia, abbastanza recentemente, la maestria taiwanese e le cultivar più adatte sono state importate in Vietnam e Thailandia, portando anche queste aree a distinguersi per la produzione di ottimi tè oolong.

Cina – Fujian

La provincia del Fujian, sulla costa sud-orientale della Cina, è considerata la patria del tè oolong. Qui si trovano due sottoregioni iconiche: i Monti Wuyi e Anxi.

Monti Wuyi – Wuyishan

Quest’area, situata nel nord del Fujian e dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è famosa per i suoi yancha o “oolong di roccia”. Le piante crescono nelle fenditure delle montagne, dove il terreno minerale influisce profondamente sugli aromi del tè, donando un tipico sentore minerale e di pietra bagnata. Questa caratteristica viene chiamata Yanyun (岩韵), letteralmente “melodia di roccia”.

In quest’area crescono più di 80 varietà differenti di Camellia Sinensis. Le cultivar più antiche sono chiamate Sidao Ming Cong 四大名丛 (Quattro Grandi Piante Antiche):

  • Da Hong Pao 大红袍 > Grande Veste Rossa,
  • Tie Luo Han 铁罗汉 > Arhat di Ferro,
  • Shuijingui 水金龟 > Tartaruga d’Oro,
  • e Baijiguan 白鸡冠 > Cresta di Gallo Bianca.

Il più famoso di tutti è, senza dubbio, il Da Hong Pao. Tuttavia, questo tipo di tè ormai è più una leggenda che non un vero prodotto, poiché a oggi non si raccoglie più dagli alberi madre (alberi mushu 母树).

Altri tè oolong conosciuti della zona sono il Wuyi Rou Gui 武夷肉桂 (cannella di Wuyi), il Wuyi Shuixian 武夷水仙 (Narciso di Wuyi) e il Qidan 奇丹 (Orchidea Incredibile): con una storia di produzione più recente.

Monti Wuyi Fujian Cina

Anxi

Conosciuta come la “capitale del tè oolong”, Anxi è famosa per i suoi tè a bassa ossidazione, tra cui spicca il Tie Guan Yin. I tè di Anxi sono delicati, floreali e cremosi, con un retrogusto persistente che li rende unici nel loro genere.

Le aree di produzione all’interno della contea di Anxi sono:

  • Xiping 西坪 è il luogo di nascita del Tie Guanyin. Le fabbriche più antiche si trovano qui e i coltivatori locali cercano di mantenere vive le antiche tradizioni di coltivazione e lavorazione;
  • Xianghua 翔华 è un’area relativamente nuova per la coltivazione del tè, ma con una reputazione sicuramente interessante, con un’altitudine media di 1000 metri;
  • Gande 感德, invece, ospita giardini di tè situati a un’altitudine più elevata rispetto ad altre aree (circa 1200 metri). Qui l’approccio è meno tradizionale e, piccola curiosità, questo è stato il primo luogo in cui i produttori hanno deciso di non rimuovere completamente il gambo dalla foglia, ma di lasciarne una parte, come una piccola “coda”.

Cina – Guangdong – Wudongshan

Il Guangdong, situato a sud-ovest del Fujian, è un’altra regione importante per la produzione di tè oolong. A seconda della varietà e dell’altitudine di crescita, il raccolto inizia all’inizio di marzo e dura fino alla fine di aprile.

In particolare, le montagne Phoenix (Fenghuang), nel sud della provincia, sono celebri per i Dancong. Il termine Dancong 单丛, significa “singolo cespuglio” e sta a indicare che il raccolto di ogni varietà di pianta non viene mai mescolato con altre.

A oggi esistono centinaia di varietà diverse di Dancong. Le più famose sono:

  • Fenghuang Shuixian > Narciso di Phoenix, cultivar wild originaria della zona,
  • Baxian Dancong > Otto Immortali, i cui semi sono stati importati nel 1898 dai Monti Wudong (la leggenda narra che otto semi attecchirono, motivo per cui questa cultivar ha preso il nome di “otto immortali”),
  • Milanxiang Dancong > Aroma di miele e orchidea… Letteralmente,
  • Yulanxiang Dancong > Aroma di magnolia, molto popolare e con un ventaglio aromatico delicato ma molto elegante,
  • Yashixiang / Dawuye Dancong > Aroma di cacca di anatra.
    Perché si chiama così?
    Semplice: l’inventore della varietà, per paura che qualcuno gliela potesse rubare, gli diede questo nome per spaventare le persone potenzialmente interessate a trafugare le piante.

Come dicevamo, esistono centinaia di varietà più o meno conosciute. All’interno del nostro shop online abbiamo deciso di inserire due Dancong insoliti:

Taiwan

Sull’Isola Bella si producono tè belli e soprattutto buoni. Taiwan, conosciuta in passato come Isola di Formosa, ha fatto dell’oolong una vera e propria arte, grazie alla combinazione di un clima ideale e di tecniche innovative. Le sue montagne, spesso avvolte dalla nebbia, offrono condizioni perfette per la coltivazione del tè: suoli ricchi, altitudini elevate e forti escursioni termiche. Alcune delle regioni più famose includono:

  • Ali Shan > Situata oltre i 1000 metri di altitudine, questa zona produce tè di alta montagna caratterizzati da note floreali, burrose e dolci, con una texture vellutata,
  • Pingling > Nota soprattutto per la produzione di Baozhong, dei tè oolong a bassissima ossidazione, molto floreali e cremosi,
  • Hsinchu > La terra di nascita dell’Oriental Beauty, di cui ti parleremo alla fine dell’articolo,
  • Nantou > Zona di produzione del celebre Dongding, tè mediamente ossidato e con una leggera tostatura che dona al tè un sapore ricco, con note di caramello e frutta secca.

Taiwan si trova esattamente di fronte al Fujian ed è separato dalla Cina solo da un tratto di mare. Il know-how nella produzione di tè oolong deriva proprio da questa vicinanza ed è stato importato sull’Isola di Formosa attraverso le grandi migrazioni dalla Cina.

Piantagione di tè a Taiwan

Oggi a Taiwan si producono tè di grande pregio e le tecnologie ivi adottate, così come le skills tecniche e le migliori cultivar, sono state di recente importate in Vietnam e Thailandia, dove l’industria del tè oolong è in pieno sviluppo e fermento.

Quali sono gli oolong più famosi al mondo?

Se ci hai letti fino a qui, ti sarai reso conto che il tè oolong è una vera celebrazione della diversità, con centinaia di varianti che riflettono le tradizioni, il terroir e la maestria delle regioni in cui vengono prodotti. Tra i tè più celebri, spiccano alcuni nomi iconici che meritano di essere conosciuti e, se possibile, gustati almeno una volta nella vita. Te ne elenchiamo qualcuno.

Il Da Hong Pao

Come già anticipato, tra tutti gli oolong il Da Hong Pao è probabilmente il più famoso. Coltivato sui Monti Wuyi, nella provincia del Fujian, è circondato da un’aura di leggenda. Si dice che le sue foglie abbiano salvato la madre di un imperatore da una grave malattia e per questo motivo l’imperatore fece avvolgere con un grande mantello rosso gli arbusti originari, al fine di proteggerli dal freddo e dalle intemperie. Questi cespugli, chiamati “madri”, oggi non vengono più utilizzati. Gli utlimi tè prodotti provenienti direttamente da cespugli madre sono stati venduti a prezzi esorbitanti, messi all’asta per milioni di dollari al chilogrammo.

Il gusto del Da Hong Pao è profondo e complesso, con note di cioccolato fondente, crosta di pane, petricore e un retrogusto dolce e minerale che sembra non finire mai.

Tie Guan Yin: la “Dea di Ferro della Misericordia”

Un altro oolong leggendario è il Tie Guan Yin (铁观音), noto come la “Dea di Ferro della Misericordia”. Originario della regione di Anxi, nel Fujian, questo tè prende il nome dalla dea buddista Guanyin. La leggenda narra di un contadino povero che scoprì un tempio in rovina e abbandonato. Se ne prese cura e, in segno di gratitudine, la dea gli fece trovare una piantina di tè davanti al tempio. Il contadino la piantò e ne ricavò un tè eccezionale, dall’aroma floreale e un sapore delicato ma persistente.

Questo tè è tra i più famosi nella categoria degli oolong a bassa ossidazione, grazie al suo profilo fresco, con note di orchidea e un tocco di crema. Perfetto per chi ama i tè più leggeri e profumati.

Oriental Beauty: un tè dalla bellezza orientale

L’Oriental Beauty (Dong Fang Mei Ren, 东方美人) non è un vero e proprio oolong perché non segue lo stesso processo di lavorazione. Tuttavia, essendo parzialmente ossidato, viene classificato in questa categoria.

Anche in questo caso, la storia dell’Oriental Beauty si intreccia con la leggenda. Si narra che un contadino di Beipu notò che dei piccoli insetti verdi (i tea jassids) stavano danneggiando le foglie delle sue piante. Per non perdere il raccolto, decise di lavorare le foglie di tè e di portare il prodotto finito a un mercante locale, che lo apprezzò così tanto da pagarlo il doppio del normale. Tornato al villaggio, il contadino si vantò del successo, e i suoi vicini, credendo che stesse esagerando, chiamarono il suo tè Pengfeng 膨风, o “tè dello spaccone”. Da allora, il tè divenne famoso come Peng e il ruolo degli insetti Jacobiasca formosana divenne cruciale nella produzione.

Il suo sapore unico è dato proprio dal ruolo di queste cicaline che succhiano i succhi delle foglie e dei germogli, producendo così monoterpeni diolo e hotrienolo, i quali conferiscono al tè un caratteristico aroma di miele e moscatello, con un corpo estremamente morbido e rotondo.

Ma perché Oriental Beauty?

Questo nome lo si deve alla Regina Vittoria, che ne rimase così affascinata da soprannominarlo “Bellezza Orientale”. Come darle torto!

Ali Shan: il re degli oolong di alta montagna

Tra i tè di alta montagna di Taiwan, il Ali Shan (阿里山) è uno dei più rinomati. Coltivato a un’altitudine superiore ai 1000 metri, questo tè cresce in un ambiente con forti escursioni termiche, che favoriscono la concentrazione degli aromi nelle foglie. Il risultato è un tè dalle note floreali e burrose, con una dolcezza naturale e una consistenza quasi vellutata. Perfetto per chi ama gli oolong con una spiccata eleganza e un carattere delicato.

Come preparare il tè oolong

Preparare un buon tè oolong richiede attenzione, ma il risultato ripaga sempre. Ecco come ottenere il massimo da ogni foglia:

  1. Acqua di qualità: Utilizza acqua filtrata o minerale. Noi consigliamo sempre l’Acqua Sant’Anna per il suo pH ottimale, per il basso residuo fisso e per le sue caratteristiche generali;
  2. Temperatura giusta: Gli oolong più delicati (a bassa ossidazione) richiedono una temperatura intorno agli 80-85°C. Quelli a media o alta ossidazione possono essere infusi a 90°C, a volte anche 95°C. È necessario disporre di un termometro digitale oppure di un bollitore con controllo della temperatura. Anche un bollitore da viaggio va benissimo, purché abbia la possibilità di regolare la temperatura;
  3. Quantità: Per una tazza da 200 ml utilizza 3 grammi di foglie. Il tè va sempre pesato e non può essere dosato a cucchiaini, anche perché il volume di uno Huang Jin Gui, appallottolato, è molto diverso da quello di un Da Hong Pao, a foglia arrotolata;
  4. Tempo di infusione: Se infondi all’occidentale, con teiera o filtro tazza, il tempo di infusione può variare dai 3 minuti ai 3 minuti e mezzo. Se il tè è di buona qualità, potrai reinfondere le stesse foglie altre due volte! Se vuoi vivere un’esperienza in stile cinese, prova il metodo del gong fu cha: con gaiwan, gong dao bei e tazzine. In questo caso cambierà la quantità, 5 grammi per 150 ml, e i tempi di infusione saranno molto brevi (di qualche secondo). Con le stesse foglie potrai fare almeno 5/6 infusioni, se non di più, a seconda del tipo di tè.

Ti è venuta voglia di esplorare il vasto mondo dei Tè Oolong?

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